BACKGROUND: The present paper aims at studying the efficacy of the Integrated Neurocognitive Therapy (INT), according to Roder's model, in a group of chronic schizophrenics in a long term residential condition. This kind of treatment is particularly interesting because, according to the most recent studies concerning schizophrenia as a neurodevelopmental disorder, allows to act on the neuro- and socio- cognitions areas, which are the most deteriorated ones. Moreover the INT program includes also computer aided activities (Cog PacK), which largely proved their efficacy on neurocognition. MATERIALS AND METHODS: The study sample consists of 10 inpatients suffering of Schizophrenia (according to DSM-5), 5 Male and 5 Female, average age 52, disorder average length 24,9 years, with IQ not <80. The sample took part in the 18 months INT program and has been evaluated through the neurocognitive set RBANS and MCST (modified version of WCST for the survey of the executive functions: abstraction, categorization, set shifting at the beginning of the treatment (T0), after 12 months (T1), and at its end, after 18 months (T2). RESULTS: As regards neurocognition, starting from the preliminary result analysis, the only statistical significance refers to time factor concerning the immediate memory measured by RBANS at T2. We can also point out an improvement trend in T1 evaluations for the single cognitive functions and for the general cognitive profile. Concerning the executive functions (MCST), even without any statistical significance, a general improvement trend is present (completed categories, persisting and not persisting mistakes). CONCLUSIONS: The data presented, even in a numerically reduced sample, encourage however an optimistic perspective concerning the INT rehabilitation use in schizophrenic inpatients, substantially confirming the data already present in literature. We have to pay specific attention even in the evaluation of computerized programs, whose use can aid the general sociocognitive functioning. We hope that later and wider studies will support what we have herein preliminarly presented and discussed.

RIASSUNTO. Background. Il presente lavoro si propone di approfondire l’efficacia della Terapia Neurocognitiva Integrata (INT) secondo il modello di Roder in un gruppo di schizofrenici cronici in condizione di residenzialità a lungo termine. Questo tipo di trattamento appare particolarmente interessante perché, nell’ottica dei più recenti studi relativi alla schizofrenia come disturbo del neurosviluppo, permette di agire sulle aree neuro- e socio-cognitive, che sono quelle maggiormente deteriorate. In più, il programma INT prevede l’uso di attività assistite con il computer (Cog Pack), anch’esse con comprovata efficacia sulla neurocognizione. Materiali e metodi. Il campione dello studio è formato da 10 pazienti affetti da schizofrenia (diagnosi DSM-5), di cui 5 M e 5 F, età media 52 aa, durata media di malattia 24,9 aa, con Q.I. non <80, in situazione di residenzialità a lungo termine. Il campione ha partecipato per un periodo di 18 mesi al programma INT ed è stato valutato tramite la batteria neurocognitiva RBANS e MCST (versione modificata del WCST per l’indagine delle funzioni esecutive: astrazione, categorizzazione, set shifting) all’inizio del trattamento (T0), dopo 12 mesi (T1) e alla fine dello stesso, dopo 18 mesi (T2). Risultati. Per quanto riguarda la neurocognizione, dall’analisi dei risultati preliminari l’unica significatività statistica riguarda il fattore tempo, relativamente alla memoria immediata misurata con la RBANS a T2. Si evidenzia anche una tendenza al miglioramento nelle valutazioni T1 per le singole funzioni cognitive e per il profilo cognitivo generale. Relativamente alle funzioni esecutive (MCST), pur in assenza di significatività statistica, è presente una generale tendenza al miglioramento (categorie completate, errori perseverativi ed errori non perseverativi). Conclusioni. I dati presentati, pur nel limite di un campione numericamente ridotto, consentono però un’ottimistica visione relativamente all’impiego nella riabilitazione di soggetti schizofrenici in condizioni di residenzialità a lungo termine della INT, confermando sostanzialmente i dati presenti in letteratura. Particolare attenzione va posta anche alla valutazione dei programmi computerizzati, il cui utilizzo può aiutare il funzionamento sociocognitivo generale. È da auspicare che successivi e più ampi studi concorrano a supportare quanto qui preliminarmente presentato e discusso.

Integrated neurocognitive therapy in chronic schizophrenic inpatients: preliminary data and considerations / Cerino, Stefania; Murolo, Roberta; Bersani, Giuseppe. - In: RIVISTA DI PSICHIATRIA. - ISSN 2038-2502. - 55:1(2020), pp. 31-36. [10.1708/3301.32716]

Integrated neurocognitive therapy in chronic schizophrenic inpatients: preliminary data and considerations

Giuseppe Bersani
Ultimo
Membro del Collaboration Group
2020

Abstract

BACKGROUND: The present paper aims at studying the efficacy of the Integrated Neurocognitive Therapy (INT), according to Roder's model, in a group of chronic schizophrenics in a long term residential condition. This kind of treatment is particularly interesting because, according to the most recent studies concerning schizophrenia as a neurodevelopmental disorder, allows to act on the neuro- and socio- cognitions areas, which are the most deteriorated ones. Moreover the INT program includes also computer aided activities (Cog PacK), which largely proved their efficacy on neurocognition. MATERIALS AND METHODS: The study sample consists of 10 inpatients suffering of Schizophrenia (according to DSM-5), 5 Male and 5 Female, average age 52, disorder average length 24,9 years, with IQ not <80. The sample took part in the 18 months INT program and has been evaluated through the neurocognitive set RBANS and MCST (modified version of WCST for the survey of the executive functions: abstraction, categorization, set shifting at the beginning of the treatment (T0), after 12 months (T1), and at its end, after 18 months (T2). RESULTS: As regards neurocognition, starting from the preliminary result analysis, the only statistical significance refers to time factor concerning the immediate memory measured by RBANS at T2. We can also point out an improvement trend in T1 evaluations for the single cognitive functions and for the general cognitive profile. Concerning the executive functions (MCST), even without any statistical significance, a general improvement trend is present (completed categories, persisting and not persisting mistakes). CONCLUSIONS: The data presented, even in a numerically reduced sample, encourage however an optimistic perspective concerning the INT rehabilitation use in schizophrenic inpatients, substantially confirming the data already present in literature. We have to pay specific attention even in the evaluation of computerized programs, whose use can aid the general sociocognitive functioning. We hope that later and wider studies will support what we have herein preliminarly presented and discussed.
2020
RIASSUNTO. Background. Il presente lavoro si propone di approfondire l’efficacia della Terapia Neurocognitiva Integrata (INT) secondo il modello di Roder in un gruppo di schizofrenici cronici in condizione di residenzialità a lungo termine. Questo tipo di trattamento appare particolarmente interessante perché, nell’ottica dei più recenti studi relativi alla schizofrenia come disturbo del neurosviluppo, permette di agire sulle aree neuro- e socio-cognitive, che sono quelle maggiormente deteriorate. In più, il programma INT prevede l’uso di attività assistite con il computer (Cog Pack), anch’esse con comprovata efficacia sulla neurocognizione. Materiali e metodi. Il campione dello studio è formato da 10 pazienti affetti da schizofrenia (diagnosi DSM-5), di cui 5 M e 5 F, età media 52 aa, durata media di malattia 24,9 aa, con Q.I. non &lt;80, in situazione di residenzialità a lungo termine. Il campione ha partecipato per un periodo di 18 mesi al programma INT ed è stato valutato tramite la batteria neurocognitiva RBANS e MCST (versione modificata del WCST per l’indagine delle funzioni esecutive: astrazione, categorizzazione, set shifting) all’inizio del trattamento (T0), dopo 12 mesi (T1) e alla fine dello stesso, dopo 18 mesi (T2). Risultati. Per quanto riguarda la neurocognizione, dall’analisi dei risultati preliminari l’unica significatività statistica riguarda il fattore tempo, relativamente alla memoria immediata misurata con la RBANS a T2. Si evidenzia anche una tendenza al miglioramento nelle valutazioni T1 per le singole funzioni cognitive e per il profilo cognitivo generale. Relativamente alle funzioni esecutive (MCST), pur in assenza di significatività statistica, è presente una generale tendenza al miglioramento (categorie completate, errori perseverativi ed errori non perseverativi). Conclusioni. I dati presentati, pur nel limite di un campione numericamente ridotto, consentono però un’ottimistica visione relativamente all’impiego nella riabilitazione di soggetti schizofrenici in condizioni di residenzialità a lungo termine della INT, confermando sostanzialmente i dati presenti in letteratura. Particolare attenzione va posta anche alla valutazione dei programmi computerizzati, il cui utilizzo può aiutare il funzionamento sociocognitivo generale. È da auspicare che successivi e più ampi studi concorrano a supportare quanto qui preliminarmente presentato e discusso.
integrated neurocognitive therapy; schizophrenia; inpatients; computerized interventions
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Integrated neurocognitive therapy in chronic schizophrenic inpatients: preliminary data and considerations / Cerino, Stefania; Murolo, Roberta; Bersani, Giuseppe. - In: RIVISTA DI PSICHIATRIA. - ISSN 2038-2502. - 55:1(2020), pp. 31-36. [10.1708/3301.32716]
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